Il Giudice ha disposto anche la condanna alle spese dei ricorrenti. L’iniziale sospensione degli atti di gara disposta dal Tar su istanza dei ricorrenti, che adducevano pregiudizi gravi e irreparabili per il caro prezzi provocato dal conflitto in Ucraina, aveva avuto un'eco nazionale sugli organi di stampa specializzati.
“Il Tar – commenta con soddisfazione il presidente dell'AdSP Pino Musolino – ha valorizzato la bontà e la correttezza procedimentale e sostanziale degli atti tecnico-amministrativi e delle difese dell’Autorità in giudizio e ha attestato la congruità dei prezzi a base di appalto. Per dare concreto avvio a tale gara, all’esito di un’articolata istruttoria, avevamo provveduto ad incrementare del 30% il quadro economico dell’intervento ottenendo una quota di finanziamento da parte della Banca Europea degli Investimenti. Si tratta di un’infrastruttura prioritaria per lo sviluppo del Paese individuata nel Documento Pluriennale di Pianificazione. Ora, dopo una lunga sospensione, andiamo avanti senza indugio per consentire sollecitamente la conclusione della gara e l’avvio dei lavori del primo porto commerciale da realizzarsi in Italia dal dopoguerra”.