Progetti infrastrutturali

Nel cuore del Mediterraneo, i porti del sistema laziale (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) costituiscono un importante snodo per i flussi di passeggeri e merci del Centro Italia.
Data pubblicazione:

08/10/2024

Ultimo aggiornamento:

21/08/2024 16:54

Nel porto di Civitavecchia entro un paio di anni l’apertura a sud diventerà finalmente realtà. La riapertura di un accesso già esistente in passato porterà alla nascita di “due porti”, uno con destinazione per navi da diporto e maxi yacht ed un altro, più grande ed esteso verso nord, che continuerà a servire le navi da crociera, i traghetti e  le navi commerciali. L’obiettivo principale, infatti, è quello di operare la separazione tra porto Storico e porto Commerciale con conseguente recupero dei valori storici, culturali e archeologici del porto di Traiano.

Inoltre, grazie alla prossima operatività di una nuova darsena, che prevede 5 nuove banchine, il principale porto del Network laziale potrà ulteriormente accrescere il suo ruolo di snodo importante per diversi corridoi mediterranei, sfruttando in particolare l’autostrada del mare per Barcellona, per la Sardegna, per la Sicilia e per la Tunisia (e in futuro anche con altri Paesi del Nord Africa). Tale ruolo ha trovato pieno riconoscimento anche dalla Commissione Europea che ha aggiudicato all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale (in partnership con l’Autorità Portuale di Barcellona) un importante contributo per la realizzazione di un nuovo molo di circa 240 metri i cui lavori di realizzazione avranno inizio entro il 2019.

Di concerto con Porto di Barcellona l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale sta portando avanti diverse iniziative per aumentare l’interscambio tra l’Italia e la Spagna sfruttando l’autostrada del mare Civitavecchia-Barcellona, che funge anche da corridoio euromediterraneo trasversale verso i Balcani, la Grecia e la Turchia (attraverso i porti dell’Adriatico). Il successo di questo corridoio non è solo legato al minor tempo di percorrenza e al minor costo, rispetto ad un collegamento tutto strada che passa per la Francia e il Nord Italia, ma soprattutto per il suo minor impatto ambientale.  Ciò sarà ancor più evidente nel futuro, tenuto conto dei progressi tecnologici nel settore del trasporto marittimo, come il recente varo (maggio 2019) da parte del Gruppo Grimaldi delle due navi Ro-Ro impiegate sulla linea Civitavecchia-Barcellona che, dotate anche di filtri alle emissioni nell’aria, durante la permanenza in porto soddisfano il loro fabbisogno energetico unicamente con batterie a litio determinando zero emissioni. La realizzazione del nuovo pontile sarà co-finanziata  anche dalla Banca europea per gli Investimenti che ha recentemente concesso all’Authority dei porti di Roma un finanziamento di ben 195 milioni di euro. Si tratta del più elevato finanziamento mai concesso ad un porto italiano che sarà utilizzato, da una parte,  per portare a compimento le opere strategiche del porto di Civitavecchia e i collegamenti ferroviari e stradali di cosiddetto ultimo miglio, dall’altro, per la realizzazione del nuovo porto commerciale di Fiumicino, destinato ai traghetti per servizio passeggeri/merci (Ro-ro, Ro-pax), alle navi da crociera e alle attività di pesca. Attraverso tali nuove opere, il network laziale sarà così in grado di compiere un ulteriore salto di qualità nel panorama dello shipping mondiale e meglio servire l’area romana (che rappresenta il secondo bacino per consumi a livello nazionale ed il quinto a livello europeo). A ciò si aggiunge anche il rilancio della cantieristica navale, comparto di importanza strategica, non solo a Civitavecchia ma soprattutto a Gaeta dove l’Authority insieme al Consorzio Industriale del sud pontino sta portando avanti azioni volte alla riqualificazione della cantieristica e dell'itticoltura, con spostamento di talune attività cantieristiche a ridosso del porto commerciale di Gaeta.

In questo percorso di sviluppo e riqualificazione dei tre porti del network laziale, potrà svolgere un ruolo fondamentale anche la Zona Logistica Semplificata (ZLS) intorno ai tre porti, volta a creare condizioni favorevoli, soprattutto sotto il profilo amministrativo, per l’attrazione di nuovi investimenti in tale aree, sviluppando attività che trovano nel sistema portuale regionale un naturale punto di sbocco e che contribuiscono allo sviluppo della blue economy e della economia circolare.

E’ necessario cogliere questa opportunità per creare nuove sinergie tra il porto e l’area retroportuale anche per quanto riguarda il settore crocieristico, di cui il porto di Civitavecchia è leader sia in Italia che, insieme a Barcellona, nel Mediterraneo; settore che, secondo le previsioni, continuerà a crescere anche nei prossimi anni.

Civitavecchia si sta sempre, infatti, sempre più affermando come home port e l’auspicio è quello di poter incrementare e migliorare i servizi di ship chandling grazie anche alla collaborazione con l’interporto di Civitavecchia che, recentemente acquisito da un gruppo internazionale specializzato nel settore della logistica, otterrà sicuramente risultati tali da contribuire all’ulteriore sviluppo dei traffici portuali, non solo ortofrutticoli.

L’AdSP continuerà, quindi, a puntare sulla logistica, che dovrà svolgere un ruolo centrale nelle attività e nelle operazioni che riguardano un settore in continua crescita ed evoluzione quale è quello crocieristico. La prossimità delle piattaforme logistiche ai porti, come nel caso di Civitavecchia in cui l’interporto si trova a soli 2 km dal porto, rappresenta, infatti, un fattore determinante per implementare le attività logistiche del settore, per cui è fondamentale che la catena di approvvigionamento crocieristico sia potenziata da un forte corridoio logistico intermodale che colleghi le aree di carico alle banchine stesse.

E’ quanto mai fondamentale, quindi, che i porti del Network laziale raccolgano queste nuove sfide adeguandosi non solo con infrastrutture idonee ad accogliere navi di grandi dimensioni, nuovi terminal e avendo un’attenzione particolare all’ambiente ma anche attraverso una maggiore offerta di servizi di trasporto sia lato passeggeri che lato merci.

Tutte sfide che il porto di Civitavecchia ha anticipato con la recente costruzione  di uno dei terminal crociere più grandi d’ Europa e con la politica di incentivi per gli armatori che utilizzano una tecnologia ecocompatibile adottata dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale.