“Oltre le aspettative!”, queste le parole che meglio rappresentano i dati divulgati oggi in occasione della conferenza stampa convocata a Civitavecchia dal presidente dell’AdSP MTCS, Pino Musolino e dal Direttore Generale di RCT (Roma Cruise Terminal), John Portelli.
“Oggi celebriamo una grande vittoria – ha esordito Musolino – perché le belle notizie, quando ci sono vanno date e soprattutto celebrate. Sono due principalmente le cose che mi preme sottolineare. La prima è il dato vero, concreto che già nei primi giorni di novembre abbiamo superato la soglia dei due milioni di crocieristi transitati nel porto di Civitavecchia. Un dato e un traguardo incredibile se facciamo riferimento a quelle che erano le previsioni di inizio 2022. Per l’intero anno si era, infatti, previsto il transito di 1 milione e mezzo di crocieristi e, ricordiamolo, erano ancora in vigore le restrizioni legate al covid. Quindi, non era poi così scontata una ripartenza di questo genere. In secondo luogo, questo grande risultato non esce a caso ma è frutto di una proficua, sana e intelligente collaborazione tra pubblico e privato; ed è proprio grazie a questa sinergia che oggi possiamo celebrare un traguardo così significativo”.
John Portelli, dal canto suo, ha ringraziato Musolino per la fattiva collaborazione, così come tutte le autorità operanti in porto, il settore privato, agenzie, imprese in primis e il Comune per i risultati ottenuti.
“Due milioni di crocieristi – ha chiosato - quando mancano ancora due mesi alla fine dell’anno sono numeri che vanno al di là di quanto ci aspettassimo per quest’anno che è iniziato ancora con un po' di incertezza. Fino al 31 ottobre i crocieristi transitati nel porto di Roma erano 1,6 milioni e in pochi giorni abbiamo superato i due milioni con una sola settimana di ritardo rispetto al 2019. E le belle notizie non finiscono qui. Per il 2023 abbiamo già la conferma di 820 navi da crociera per un totale di circa 2,7 milioni di crocieristi. Cioè il superamento dei numeri del 2019. Ma non solo, abbiamo già importanti conferme per il 2024 e anche per il 2025”.
Ma il dato ancor più significativo riguarda la crescita del turnaround rispetto ai transiti.
“Se nel 2018 tale rapporto era 38% contro il 62% - ha proseguito Portelli - oggi la distanza è diminuita fortemente fino ad arrivare a 47% contro 53%. E questo grazie alla grande politica intrapresa con l’AdSP per fare di Civitavecchia il “capolinea” delle crociere. Questi dati sono estremamente importanti non soltanto per il porto di Civitavecchia ma per l’intero territorio. Perché è proprio il turnaround che genera più lavoro. Si è calcolato che ogni nave da crociera generi tra i 2 e i 3 posti di lavoro. Uno studio del 2020 dell’Istituto Baccelli di Civitavecchia, a tal riguardo, evidenzia come la presenza di crocieristi abbia inciso sulla decisione, nella città, di aprire nuove attività ricettive, quindi nuovi alberghi e bed&breakfast. L’augurio, quindi, è quello di continuare, in maniera sinergica, a far crescere questo segmento così importante che, voglio sottolineare, non cresce a spese di altri segmenti del porto ma cresce con essi”.
Sulla stessa linea di Portelli, Musolino rafforza il concetto di come il turnaround rappresenti un valore aggiunto. “Noi come porto nel suo complesso, stiamo facendo la nostra parte. È chiaro che anche il territorio deve avere uno scatto di orgoglio e cogliere questa grande opportunità accrescendo la qualità dei servizi. Civitavecchia deve crederci altrimenti questa piccola miniera d'oro non sarà sfruttata appieno. Perché il porto da solo non basta: serve un livello alto di servizi da parte del territorio. Questa deve essere una vittoria condivisa, una promozione del territorio a tutto tondo. Da parte nostra, - ha concluso Musolino - abbiamo ancora importanti infrastrutture crocieristiche da completare per rendere il porto di Civitavecchia ancor più competitivo ma mancano i fondi, circa 50/60 milioni di euro e, su questo punto, spero di confrontarmi presto col ministro competente”.