Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar su Totalerg

Il Presidente Musolino: "Fatto grave anche per la dinamica che ha portato a dover pagare molto di più rispetto alla transazione che il precedente Presidente avrebbe dovuto sottoscrivere come deliberato dal Comitato di Gestione”
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Data pubblicazione:

03/05/2021

Ultimo aggiornamento:

30/08/2024 12:52

CIVITAVECCHIA, 3 maggio – Il Consiglio di Stato, con sentenza della IV sezione del 12 novembre scorso, notificata oggi, ha respinto il ricorso dell’AdSP contro la decisione di primo grado del Tar, condannando l’ente a pagare un importo quantificabile in oltre 12 milioni di euro a Totalerg, per l’illegittimo incremento della tassa portuale, dopo la soccombenza anche per la sovrattassa, costata già a Molo Vespucci più di 4 milioni e mezzo di euro. 

Per far fronte a quanto stabilito dalla giustizia amministrativa, l’Adsp attingerà alle risorse accantonate nel fondo rischi e oneri, che dovrà essere rideterminato negli importi appostati per i vari contenziosi ancora aperti. 

L’impatto sui conti dell’ente sarà relativo soprattutto alla criticità dovuta alla minore liquidità di cassa disponibile. 

“E’ senza dubbio un fatto grave per l’ente – commenta il Presidente Pino Musolino – sia per il fatto in sé, e per l’impatto che ha già avuto e che purtroppo avrà sulla situazione economico finanziaria dell’Adsp, sia per le dinamiche che hanno portato a quello che appare come un danno erariale: la precedente amministrazione era stata infatti autorizzata dal Comitato di Gestione a chiudere un accordo transattivo a meno di 9 milioni di euro. Perché si sia ritenuto di non sottoscrivere la transazione, senza neppure motivarlo al Comitato di Gestione, è un fatto peculiare che andrà approfondito, visto che ora l’ente dovrà pagare diversi milioni di euro in più. Di certo andrà ricostruita tutta la vicenda relativa a questo procedimento amministrativo, chiedendo conto di cosa sia accaduto e perché. Come necessario corollario, tutti gli atti dovranno essere trasmessi alla Corte dei Conti, a cui spetterà di verificare se sia stato effettivamente procurato un danno all’erario”. 

“A questo punto – conclude Musolino – cerchiamo comunque di cogliere l'aspetto meno negativo della questione, in una prospettiva differente da quella della sentenza in sé: i conti dell’AdSP sono stati alleggeriti di una delle due pendenze più pesanti, anche in termini di accantonamento delle risorse e ingessatura del bilancio, con l’auspicio di poter risolvere positivamente i contenziosi ancora aperti, affrontandoli con un approccio ove possibile diverso rispetto a quello della precedente amministrazione”.